Home » ambiente, Featured, Headline

MINACCIANO L’INCOLUMITA’ PUBBLICA

1 novembre 2021 Nessun Commento

Montebelo Jonico – Sono appostati sopra la collina. Non parlano e sono pronti a colpire quando nessuno se lo aspetta. Silenziosi attendono il momento propizio per scaraventare lungo la strada tutta la loro forza.

Grandi o minuti, sono  sempre pronti a colpire chi passa.

Sono anni che la loro violenza avvisa ma oggi è tutto fermo come sempre. Eppure i cittadini passano da quel tratto di provinciale che mette a rischio la vita: scuolabus con bambini a bordo, autobus  e cittadini a bordo delle proprie automobili.

Ma forse, come dice un anziano del posto, “ci sono vite di serie A e vite di serie B”. Siamo abbandonati, continua, e mentre i massi ed i sassi cadono come pioggia nessuno pensa che la gente rischia di morire.

E questo è vero. Lungo la provinciale che porta a Fossato nel tratto subito dopo Masella e poco prima di Montebello, circa un chilometro di strada è privo di rete di protezione, lasciando così libertà ai massi di scaraventarsi nel vuoto fino a raggiungere l’asfalto.

E non sono mancati gli avvisi da parte della natura: negli anni scorsi don Giovanni Gattuso, parroco del tempo, era rimasto intrappolato tra i massi. Ha chiesto aiuto alle istituzioni ma tutto è rimasto come prima. Altre volte e sempre nello stesso punto, altre autovetture sono rimaste colpite. Anni fa, lo scuolabus che trasportava i bambini, grazie alla prontezza dell’autista si è riuscito a scampare la tragedia. Ancora molto lungo potrebbe essere l’elenco se si considera che altri hanno rischiato la vita molte volte.

“Ogni sera che passo, mi faccio il segno della Croce, dice un giovane di Fossato, nella speranza di tornare a casa”.  Certo se un automobilista in corsa dovesse vedere un improvviso rotolio di massi, forse l’istinto lo porterebbe a dare una sterzata e in quel caso, chissà quale sarebbe la sua fine. Lungo la strada sono presenti diversi parapetti in pietra che, data l’usura e la scarsa manutenzione, somigliano a muretti di burro tanto che un uomo, pochi anni fa, ha perso la vita proprio perché la struttura è stata incapace di trattenere l’urto. “Siamo salvi, aggiunge un altro, perché miracolati da Dio”.

“La città metropolitana pulisce in tempi brevi, afferma un altro, ma che senso ha accostare la terra lungo le cunette?” Proprio queste dovrebbero servire per il deflusso delle acque ed invece le strade si allagano, il fango si sparge ovunque, trasformando tutto in piscine e trappole.

Come se non bastasse, in un tratto di provinciale proprio poco prima del centro abitato di Montebello, si è aperta una voragine sotto l’asfalto. Il parapetto è rimasto sospeso e l’asfalto sembrerebbe poggiare sul vuoto.

Sotto c’è un grande precipizio alto decine di metri. Eppure da lì passano tutti inclusi gli autobus con il loro enorme peso.

Sono necessari interventi urgenti e soprattutto la messa in sicurezza di quel chilometro di strada attraverso il posizionamento di reti. Questo solo chiedono i cittadini. La vita vale più di ogni spesa e di ogni conto economico e se qualcuno la dovesse perdere, nessuno potrà dire “io non sapevo nulla”:

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “Gazzetta del Sud”

 

Lascia un Commento