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CONSIGLIO SULLA CENTRALE A CARBONE

25 ottobre 2010 Nessun Commento
Montebello Jonico – Nulla di nuovo al consiglio comunale che si è tenuto di ieri sera in via Portovegno su richiesta della minoranza.
Se da un lato quest’ultima si aspettava l’approvazione di un documento per annullare i rapporti con l’Università relativamente alla nomina di esperti per la commissione del progetto “centrale a carbone”, dall’altro si è andato avanti affermando che questa serve per chiarire meglio la problematica e che, in ogni caso, non avrà potere deliberante in quanto sarà sempre la politica ad assumersi le responsabilità del futuro.
Ferma la linea della minoranza che per bocca del suo capogruppo Giuseppe Cuzzucoli ha precisato che il “no” al carbone deve essere chiaro e senza lasciare spazi vuoti aperti ad un eventuale dialogo.
Il sindaco Guarna ha precisato che la nomina di una commissione non implica l’accettazione della centrale a carbone e che il dissenso a tale impianto è stato sancito dal consiglio comunale nelle linee programmatiche.
Loris Maria Nisi, dopo aver ricordato che quell’emendamento è stato indicato dalla minoranza ha ribadito che è necessario dimostrare con i fatti la contrarietà al progetto.
Parole queste affermate anche da Ugo Suraci il quale ha parlato di necessità di palesare con azioni concrete il proprio pensiero.
Se la stampa e i cittadini, ha affermato Suraci, in questo ultimo frangente hanno captato una sorta di incoerenza è dovuto al fatto che probabilmente il messaggio trasmesso non coincide con quanto realmente pensato.
Da qui il passaggio di Suraci alle riunioni passate negate alla stampa, precisando che non è opportuno assumere questo tipo di atteggiamenti.
Per l’assessore Giuseppe Crea il consiglio comunale di ieri questo era inopportuno dal momento che si era già per il “no”.
Crea si dice contrario alla centrale ma favorevole alla commissione.
Dura la replica di Suraci il quale ha affermato che la convocazione del consiglio è più che opportuna e che le decisioni vanno prese collegialmente attraverso il dibattito e la discussione.
Dello stesso avviso è stato Nisi il quale ha precisato che il modo migliore per informare i cittadini è la comunicazione.
Nisi nella sua lunga dissertazione ha percorso tutti i momenti antecedente a questo consiglio così come le incoerenze manifestate dall’amministrazione nonché la richiesta di un consiglio, con tema specifico “carbone” avvenuto a marzo.
Non è sfuggito all’ex sindaco di sottolineare come l’ultimo consiglio si è svolto dopo cinque mesi e come nello stesso non si sia parlato di centrale.
Inoltre Nisi ha sottolineato come alla domanda posta dal capogruppo dell’opposizione al sindaco, in merito ad eventuali novità sulla centrale, veniva risposto che non si registravano novità mentre proprio in quei giorni si discuteva del tema con tanto di riunioni.
Per questi fatti, ha precisato Nisi, come minoranza abbiamo chiesto la convocazione di questo consiglio così come per chiedere di verificare la regolarità sulla nomina del gruppo di esperti.
Di fatto nell’intervento del consigliere Giovanni Foti, veniva espressamente chiesto al sindaco di verificare i termini della procedura di nomina: Foti vuole anche sapere se è stata inviata comunicazione alla Corte dei Conti.
Guarna su richiesta della minoranza ha sospeso per alcuni minuti il consiglio per poi ritornare al voto. In sintesi: no al carbone e si alla commissione per lo studio del progetto della centrale a carbone.
Presente in consiglio il WWF attraverso Tito Solendo il quale ha ribadito la lunga storia di impegno dell’Associazione ambientalista sul territorio a partire dagli anni ottanta.
“Noi siamo quelli che amano questa terra e la sua gente, la natura e la vita in ogni sua espressione; per questo non cederemo e non ci fermeremo davanti ad opere impattanti”. Queste le parole di Solendo il quale con cartelli ha evidenziato il “no” all’impianto.
Un “no” secco che la minoranza vorrebbe sentirsi esprimere diversamente dalla maggioranza anche per chiarire le contraddizioni passate. “Non basta il dissenso, ha affermato la minoranza, serve un atteggiamento di totale distacco”.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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