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I CINQUANTA ANNI DI PROFESSIONE RELIGIOSA DI SUOR ELISA SCLAPARI

21 novembre 2009 Nessun Commento

Montebello Jonico – Nel cinquantesimo anniversario di vita consacrata è stata festeggiata a Montebello Suor Elisa Sclapari, la prima suora dell’Ordine delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore che nel 1985 iniziò l’importante cammino delle missioni all’estero.

Montebello che ha dato i natali a Suor Elisa e gli altri paesi vicini si sono ritrovati all’interno della Chiesa Protopapale dell’Isòdia per partecipare alla liturgia Eucaristica presieduta da don Carmelo Perrello e concelebrata da don Demetrio Sarica, rettore del Seminario di Reggio Calabria.

Suor Maria Rocchi, superiora provinciale delle suore fondate da Mons. Giuseppe Cognata, vescovo di Bova, ha affermato che l’oblazione rappresenta la donazione totale dell’uomo a Cristo senza limiti e senza confini. E suor Elisa nel dire “sì” ha abbracciato la vita come dono per dare ai più deboli la speranza della vita, così come precisato da don Carmelo nel suo saluto.

Parole forti evidenziate anche da don Demetrio nell’omelia dove ha voluto ripercorrere il senso della vita consacrata e di chi l’ha radicata nel cuore di Cristo vera luce e vero riferimento del mondo.

Una Messa molto partecipata quella di ieri alla quale erano presenti le suore della Bolivia in missione in Italia, le suore di Pellaro, di Saline, di Lazzaro, di Montebello e di altri paesi.

Una Messa arricchita dai ragazzi boliviani che oggi vivono in provincia di Reggio ed ancora da parenti ed amici venuti anche da lontano per rendere grazie a Dio per avere donato al mondo Suor Elisa.

Singolare la testimonianza di suor Elisa. Parole pronunciate con il cuore e con l’emozione di chi conosce bene la sensibilità dell’animo.

“Ho imparato che il Vangelo non si deve solo leggere agli altri ma altri lo devono leggere nella nostra vita”.

Parole profonde così come quelle pronunciate quando ha chiesto ai presenti di pregare per la sua fragile vista affermando che se alla Bolivia ha donato il cuore, facendo la volontà di Dio sarà felice di donare anche la vista.

Espressioni che sono entrate nel cuore di chi ha ascoltato la vita di questa grande suora definita missionaria della concretezza perché capace di cambiare il volto a quello spicchio di terra affidatole da Dio.

Quando è arrivata a Cochabamba pochi sapevano leggere e scrivere, pochi conoscevano il giorno della propria nascita. Tante erano le miserie di quella terra.

Suor Elisa ha compreso che bisognava partire dai piccoli. Così ha fondato un asilo, poi una scuola elementare, poi una scuola media fino ad orientare i ragazzi alle scuole superiori e all’università.

Mancavano nelle case acqua e luce, i bambini venivano abbandonati per la strada.

Oggi le case che sorgono su questa terra sono diverse. Hanno acqua e luce, i bambini studiano fino a proseguire l’Università.

Sono 700 i bambini della sua scuola e tra questi tanti conoscono la vita perché sottratti dalla strada proprio da Suor Elisa e dalle altre suore. Molti, infatti, sono stati cresciuti e cullati tra braccia di questa straordinaria missionaria.

Ciò dimostra a tutti come si possono sviluppare le grandi opere e ciò è possibile quando si riesce ad essere strumento di Dio così come la stessa suora ha affermato.

Da sola non sarei stata capace di far nulla, ha detto suor Elisa, è Dio che ha operato e che opera in me grandi meraviglie.

Il desiderio di suor Elisa è uno: “lodare Dio ogni giorno e fare del bene a tutti”.

Per l’occasione è stato “inaugurato” il coro interparrocchiale “don Pietro Polimeni” in memoria del giovane parroco in missione a Montebello e a Masella che ha lasciato questa terra qualche anno fa.

Un coro nato da un’idea e voluto da don Carmelo Perrello e da don Liberatus Kadio, parroco di Masella.

Alla celebrazione ha partecipato anche l’immediata past president del Kiwanis Francesca Pizzi che nel portare i saluti del presidente Gianni Canale ha consegnato alla missionaria un assegno per l’adozione di un’aula di studenti.

La comunità di Montebello ha adottato una classe che verrà chiamata “aula don Pietro Polimeni e un salone che verrà chiamato “salon Montebello Jonico”.

Suor Elisa ha ringraziato tutti ed in modo particolare la sua catechista Mela Maresca presente ed emozionata alla celebrazione.

Dopo la S. Messa è stata presentata la vita di suor Elisa e successivamente nel salone don Rosario Caratozzolo è stato preparato un momento di festa.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “L’Avvenire di Calabria”

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