LA MADONNA DI FATIMA A SALINE
22 ottobre 2008
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Ieri a Saline alle 17.15, all’ingresso del paese, dove si trova la statua di Gesù Salvatore, è giunta la “carovana della speranza”.
Così è chiamata l’iniziativa che porta per tutta la penisola italiana e nei paesi dell’est della Romania e della Siberia la statua della Madonna di Fatima.

La statua della Madonna è stata portata dai portatori della vara di Saline, là dove tutti la attendevano.
Applausi e emozione grande all’arrivo così come quando è passata tra la gente.
Roberto Bertogna, dell’Associazione “Luci dell’Est” che vive ed accompagna questi momenti ha precisato che l’iniziativa vuol essere un vero e proprio apostolato teso alla conoscenza ed alla diffusione del messaggio di Fatima.

Là sotto il cielo ormai chiaro le parole tuonavano forte nel cuore della gente.
La pioggia che fino a poche ore prima aveva destato preoccupazione tra gli organizzatori lasciava spazio ad un sole presente al punto giusto.
Un sole che invita alla speranza, così come affermato da don Paolo nelle sue parole forti e chiare.
Alla Madonna, ha affermato chiedo tre grazie, la prima di convertire il mondo ed ogni uomo, la seconda di darci la possibilità di aprire le porte a Cristo e la terza di portare lavoro per questi giovani perché non debbano essere sradicati da questa terra né loro né altri.

Don Paolo Ielo ha precisato che la Madonna rimarrà in Chiesa, a saline, per tutta la settimana e che verrà portata solo alle officine “Omeca” di Reggio Calabria per chiedere ancora una volta di intercedere presso Dio perché chi ha responsabilità in ambito di promozione del lavoro si impegni perché ogni giovane possa trovare la giusta collocazione nel posto in cui è nato.
Parole dette con cuore quelle di don Paolo e che riassumono il dramma della mancanza di lavoro in questo sud.
Carenza che, spesso, porta i giovani a sbagliare, a tradire, ad allontanarsi da Dio e ad introdursi in “strade facili” da dove poi diventa difficile tornare indietro.

Subito dopo la processione lungo la strada provinciale per poi giungere dentro la Chiesa. Grande l’emozione e lungo e largo il lenzuolo di fedeli al seguito della statua.
La Chiesa del SS. Salvatore non riusciva a contenere tutti fedeli tantè che in molti hanno assistito alla liturgia dall’esterno.